Misure temporanee per il sostegno alla liquidità delle imprese

Misure temporanee per il sostegno alla liquidità delle imprese
17/04/2020 Giovanna Zago

Misure temporanee per il sostegno alla liquidità dele imprese

 

Prestiti fino a 25.000,00 euro.

É stato pubblicato il modulo relativo alla richiesta di garanzia 100% sui prestiti fino a un massimo di 25.000,00 euro.

La garanzia pubblica prevista per i così detti “mini prestiti” è automatica e non c’è valutazione da parte del Fondo di garanzia. Resta inteso che il primo passo da fare è quello di ottenere il prestito dalla propria banca, che non è vincolata a concederlo e può effettuare una propria istruttoria.

Alcune note:

  • Il prestito può arrivare a un massimo di 25mila euro, entro il limite del 25% dei ricavi risultanti dall’ultima dichiarazione dei redditi presentata o ultimo bilancio depositato. Quindi, ad esempio,  se un’impresa/professionista ha avuto nel 2018 ricavi per 100.000 euro può ottenere il massimo del prestito cioè 25.000 euro, mentre se i ricavi sono di 50.000 euro il finanziamento massimo ottenibile sarà di euro 12.500.
  • La durata del finanziamento è prevista per un periodo fino a 6 anni preceduta da un periodo di preammortamento di 2 anni (in tale fase si pagano solo gli interessi e non la quota capitale.

Il modulo di richiesta delle garanzie è rilasciato in forma di atto sostitutivo di notorietà in cui, tra le varie cose, si va a dichiarare:

– che l’attività dell’impresa è stata danneggiata dall’emergenza COVID-19

– la finalità dell’operazione finanziaria richiesta

– di non aver beneficiato di altri aiuti

– di essere consapevoli che sono previsti controlli sulla veridicità dei dati comunicati

– che non sono in essere provvedimenti giudiziari

SCARICA IL MODULO

 

 

Prestiti di importi superiori a 25.000 euro.

Per questi finanziamenti le garanzie pubbliche prestate sono inferiori al 100% e variano a seconda delle dimensioni aziendali e di fatturato.

Le garanzie possono essere integrate anche dai consorzi fidi. Ogni soggetto deliberante può effettuare una propria valutazione di merito.

Consigliamo agli associati di contattare in primis il proprio istituto di credito e successivamente confrontarsi, anche per l’assistenza alla compilazione del modulo, con il proprio referente fiscale.